Nel 1966 Michelangelo Antonioni girava, Blow Up, film che ritrae il mondo patinato e la società consumistica della “Swinging London” degli anni sessanta, attraverso l’affascinante figura di Thomas, uno scontroso fotografo londinese di moda.
Forse non tutti sanno che, Charles-Lutwidge Dodgson, noto con lo pseudonimo di Lewis Carroll, amò con estrema passione Alice Liddell, una bambina di dieci anni musa e protagonista del popolarissimo “Alice nel paese delle meraviglie” e del sequel “Attraverso lo specchio”. Oltre a queste due opere che lo resero noto al grande pubblico, Carroll fu autore di numerosi racconti e poesie nonché di alcuni trattati di matematica e logica.
Della Metamorfosi di Kafka tutto si può dimenticare, ma non l’inizio, ormai quasi un luogo comune per raffigurare il mostruoso come ovvio. “Quando Antonio Ligabue, una mattina nel suo letto si sveglio da sogni inquieti, si ritrovò trasformato in un immane insetto. Cosa mi è successo? Pensò. Non era un sogno”.
Il Cold Case di cui voglio parlare, tratta di un cruento fatto di cronaca, che ha come teatro la famosa culla del Rinascimento, ovvero Firenze. Dove in una notte oscura, viene trovato il corpo privo di vita del giovane artista Domenico Veneziano, fin da subito gli indizi puntano dritti su un solo nome, il pittore Andrea del Castagno: collega dell’artista, secondo molti invidioso del promettente pittore.
È Sotto la superficie pittorica, che spesso si nascondono significati reconditi, enigmi e misteri. Incognite tutte da scoprire o meglio da svelare, come nel celebre ritratto dei Coniugi Arnolfini.