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Profili d’Italia: l’incredibile storia di Federico da Montefeltro

Doppio ritratto dei duchi di Urbino

Piero della Francesca

1465-1472

Profili d’Italia l’incredibile storia di Federico da Montefeltro

Il Duca è raffigurato da Piero della Francesca, nel dittico unitario, noto come Doppio ritratto dei Duchi D’Urbino, dove è possibile ammirare il nobile profilo di Federico da Montefeltro e della consorte Battista Sforza. L’opera, segue una disposizione tradizionale, tipica della ritrattistica medievale e primo-rinascimentale, già utilizzata sia nella pittura che nei rilievi scolpiti, e soprattutto nelle medaglie. Qui, forse, per una ragione precisa e particolare, che il Duca scelse volutamente di celare. I fatti rimandano a un torneo a cavallo, quando un avversario rese il Duca orbo da un occhio deturpandogli parte del viso. La ferita riportata nello scontro, costrinse il duca ad un estenuante duello con la morte, che infine lo vide vincitore ma indusse il nobile a prendere la stoica decisione di sottoporsi a una delle prime ricostruzioni “plastiche” effettuate nella storia, ovvero limarsi il naso per poter avere una visione più ampia, la leggenda narra che affermò: «Pazienza, ci vedrò meglio con un occhio che con cento!». Probabilmente, fu per questo che Piero della Francesca scelse di nascondere il fastidioso difetto estetico del condottiero raffigurandolo di profilo. Quella mostrata nel dipinto è dunque la cosiddetta parte “buona” o il profilo migliore. La rappresentazione laterale, nonché l’astuto espediente consentì all’artista di nascondere l’odioso difetto estetico del prestigioso committente, senza stravolgerne l’aspetto, mantenendo una somiglianza con l’ originale. Anzi i dettagli tratti dal vero sono resi con estrema precisione: i bei disegni della manica della duchessa, la complessa acconciatura dei suoi capelli, lo splendore dei gioielli, le rughe, i capelli, il collo corto e possente del duca. Ogni dettaglio è accurato e accentuato, anche il più trascurabile, come visto attraverso un lente d’ingrandimento. Ciò fa supporre, che l’opera sia stata progettata ed elaborata da Piero  della Francesca attraverso un dialogo, stretto e costante, con i suoi committenti, riuscendo a donar loro superiorità morale ed eternità ideale.Federico da Montefeltro profilo chirurgia storia,Federico da Montefeltro profilo chirurgia storia,Federico da Montefeltro profilo chirurgia storia,Federico da Montefeltro profilo chirurgia storia,Federico da Montefeltro profilo chirurgia storia,Federico da Montefeltro profilo chirurgia storia

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